Quando Debora mi ha contattato, aveva appena deciso di aprire un nuovo negozio della sua catena Dadè. Aveva scelto il locale, in pieno centro a Gaeta: una storica sartoria progettata negli anni Settanta proprio da un architetto. Me ne sono accorta appena ho fatto il sopralluogo, perché era ancora – dopo cinquant’anni! – un locale bello e funzionale come il primo giorno.
Debora e suo marito Maurizio, imprenditori nel settore moda, mi hanno commissionato il rinnovamento del negozio, chiedendomi un’immagine nuova, metropolitana, “dall’effetto wow!”. La loro idea era quella di realizzarla in stile industriale, ma il progetto finale che abbiamo concordato è più vicino ad uno stile urban, perfetto per integrare l’ambiente con i capi e gli accessori che verranno esposti e venduti all’interno.
Questo era il locale durante la ristrutturazione. Si vedono ancora bene le rifiniture e lo stile, che oggi chiamiamo vintage, ma che all’epoca era davvero all’avanguardia, soprattutto per una cittadina come Gaeta!
Il segreto è nell’esposizione creativa dei prodotti
Il progetto, realizzato a due mani con Ugo Moroni per Ricciola Arredamenti, azienda che ho scelto per poter realizzare gli arredi personalizzati per il negozio, prevede subito lo studio degli espositori. Desidero offrire ai miei clienti un locale che possa apparire diverso a seconda della stagione, della collezione, degli outfit esposti.
E questo è possibile perché abbiamo progettato e fatto realizzare degli espositori modulabili che possono essere spostati, allargati o ristretti a seconda del capo o dell’accessorio che presentano. I ganci superiori possono facilmente accogliere delle stampelle su cui appendere dei vestiti, creando volutamente dei giochi di pieno e vuoto, funzionali alla presentazione del capo d’abbigliamento.
Ogni struttura è diversa dall’altra e capace di creare, in pochi secondi, un’esposizione creativa, sfruttando volumi, profondità e direzioni.
Il pilastro centrale diventa parte del bancone, che può essere anche utilizzato come piano espositivo. La gabbia superiore è utile per sfruttare ogni spazio, anche in altezza, per proporre gli articoli in vendita.
A proposito di esposizione creativa, questa griglia per le sneakers può essere modificata all’occorrenza per ospitare anche altri accessori come stivali o zaini, semplicemente operando sull’altezza delle singole mensole, che possono essere smontate e rimontate velocemente.
Il bello è che così si può avere avere un negozio sempre nuovo e diverso, che ben rappresenta il concept che ho voluto racchiudere in questo progetto: un negozio espressivo, dinamico e in continuo cambiamento come la moda contemporanea!
Il target è giovane e social: sulle pareti i graffiti come fondale per i selfie
L’ambiente del negozio è prevalentemente nero e grigio, per poter far risaltare i colori degli articoli in vendita. Per i dettagli, come i rivestimenti di pareti e bancone, ho scelto la linea Diesel Living per la possibilità di utilizzare nello stesso ambiente pattern e materiali diversi, richiamando lo stile urbano come le superfici cementizie e i metalli.
Per calcare l’atmosfera metropolitana, su alcune pareti ho suggerito l’idea di far realizzare dei graffiti colorati da poter sfruttare per rendere riconoscibili le foto dell’attività da pubblicare sui social o anche come angolo selfie. Con un fondale così particolare, i clienti sono invogliati a scattarsi una foto con l’outfit che preferiscono e magari postarla online.
Non viene voglia di fare un bel giro di shopping? 😉